Cicloturismo e inclusione | Intervista a Stella Ferrari di Slow Emotion

Care viaggiatrici e cari viaggiatori a breve inizierà la tappa IT.A.CÀ Bologna dal 15 settembre al 15 ottobre e non vediamo l’ora di coinvolgervi come ogni anno alla scoperta di luoghi, sapori, storie di Bologna e dintorni.

Oggi chiediamo a Stella Ferrari, responsabile del tour operator Slow Emotion, di parlarci dell’appuntamento che proporrà in questa tappa dal titolo > APPENNINO! CASTEL D’AIANO (BO) – ZOCCA (MO) BORGHI, NATURA, ARTE, BUON CIBO > PROGRAMMA ITINERARIO 

Ciao Stella, quali sono i territori e le singolarità dell’itinerario di cicloturismo del 16 e 17 settembre all’interno della nostra tappa bolognese?

L’itinerario che proporremo in queste due giornate è un percorso ad anello che parte e si conclude a Castel d’Aiano e abbraccia i territori dell’Appennino di Bologna e di Modena (fino ad arrivare a Zocca). Questi sono accomunati da un paesaggio fatto di dolci rilievi, folta vegetazione, distese boschive intervallate da paesi custodi di tradizioni dove si può leggere la storia dal Medioevo fino a quasi al ‘600.

Stella Ferrari, responsabile del tour operator Slow Emotion

Stiamo disegnando e ultimando un itinerario come se fosse un lavoro quasi artigianale, su misura per i nostri viaggiatori che hanno esigenze e proprie aspirazioni di mobilità ma che allo stesso tempo dà la possibilità di scoprire e sostare in un agriturismo, in un museo, in aziende agricole ossia i veri protagonisti di questo territorio che, così facendo, ci accoglierà e ci racconterà la sua storia.

Come avverrà il coinvolgimento della comunità locale?

Il coinvolgimento della gente locale è proprio una delle particolarità del nostro itinerario. Tenendo presente che il nostro gruppo di viaggiatori è eterogeneo con capacità, competenze e aspettative diverse (abbiamo infatti cinque ipovedenti accompagnati che si sposteranno con l’utilizzo di cinque tandem, una ragazza con difficoltà motorie che viaggerà con una handbike e al momento sette persone prenotate in e-bike) avremo bisogno di un supporto e aiuto pratico nel percorrere sia strade che sterrati e soprattutto avere un movimento agile nelle visite delle tappe lungo il percorso.

il paesaggio di Montese

Le comunità coinvolte hanno risposto in maniera positiva e subito si sono attivate nel trovare volontari che ci accompagneranno garantendo la presenza di un chiudi-fila e procurando una sedia a rotelle che verrà messa a disposizione in tutte le tappe di visita per la nostra viaggiatrice con problemi motori.

Perchè puntare a un turismo di prossimità?

L’obiettivo del nostro tour operator come già raccontato lo scorso anno, è attrarre viaggiatori e viaggiatrici che desiderano allontanarsi dai percorsi turistici più battuti e visitare luoghi autentici ancora poco conosciuti. Ci rivolgiamo anche alla gente locale perché siamo convinti che solamente tramite la conoscenza e il forte legame con il territorio si possano creare sempre più servizi legati al turismo e di conseguenza creare economia e lavoro.

Così facendo potremo abbassare l’impatto ambientale delle località prese d’assalto come ad esempio le grandi città e creare impatti positivi in luoghi che tanto hanno da svelare e raccontare solo a pochi chilometri di distanza dai centri sovraffollati.

Vista da Montalto

Il tema di questa 15^ edizione del festival è “Tutta un’altra storia. Le comunità raccontano i territori” Quale storia racconterete lungo l’itinerario ai viaggiatori e agli abitanti della zona e come la storia che racconterete è motivo di riflessione collettiva?

Queste due giornate vogliamo che siano un momento di condivisione e di scambio tra il nostro gruppo che ha una buona dose di coraggio e vuole visitare questo bellissimo territorio e la comunità locale che si apre e si racconta. Da un lato avremo la storia di come i limiti in senso metaforico o le barriere architettoniche sono solo nella nostra testa e dall’altro la storia delle tradizioni, dei prodotti gastronomici tipici di comunità come il ‘borlengo(crêpe molto sottile e croccante servita con il pesto) la cui preparazione diventa un momento di socialità, la storia del Parmigiano che racchiude uno spaccato della nostra cultura, i castagneti che erano motivo di ricchezza delle nostre civiltà contadine raggiungibili da un bellissimo agriturismo, le case torri, la produzione del miele  e tanto altro ancora che non posso svelare…

lavorazione del Parmigiano

Vogliamo dare spazio alla nostra mente di viaggiare nella storia percorrendo gli stessi sentieri che collegavano un paese ad un altro, borghi completamente immersi nella natura che spesso prendono il nome delle famiglie nobiliare che hanno caratterizzato la storia medievale, moderna fino alla contemporaneità di Bologna e Modena; mangeremo cibi sani e genuini, con la massima attenzione al rispetto per l’ambiente e per le comunità; dialogheremo con i gestori/abitanti delle attività agricole in un clima di grande convivialità e condivisione.

Che dire! non ci resta altro che partecipare a questo appuntamento!

Grazie mille Stella per i tuoi sforzi nell’organizzare questo itinerario e del tuo grande impegno per rendere tutto ciò fattibile. Grazie a chi vorrà vivere questa bellissima esperienza!

INFO E ISCRIZIONE > ITINERARIO IN BICI | APPENNINO! CASTEL D’AIANO (BO) – ZOCCA (MO) BORGHI, NATURA, ARTE, BUON CIBO | 16 – 17 SETTEMBRE 2023 

Blog IT.A.CÀ 
Rossella Martino 
Volontaria Comunicazione
Tappa IT.A.CÀ Bologna

Rossella Martino

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