La tappa umbra del Festival IT.A.CÀ, tra Valnerina e Valle Spoletana, si è conclusa lasciando dietro di sé tracce preziose di incontri, emozioni e visioni condivise. Ancora una volta, le piccole comunità hanno dimostrato la loro capacità di immaginare e costruire percorsi di consapevolezza, rigenerazione e accoglienza, trasformando il festival in un laboratorio vivo di turismo responsabile.

Tappa IT.A.CA 2025 Valnerina e Valle Spoletana
Il primo weekend (8–10 agosto) ci ha portato a Spoleto, Sant’Anatolia di Narco e Campi di Norcia. A Spoleto, con l’incontro “Custodire il futuro: i cammini come paradosso e profezia”, ci siamo interrogati sul senso dei cammini come profezia e risposta al turismo mordi e fuggi, scegliendo la lentezza e la relazione come prospettiva. Ci si è soffermati sulle problematiche del turismo contemporaneo (overtourism, turismo mordi e fuggi), parlando di relazione, comunità e attivismo civico. I cammini sono stati identificati come una risposta sociale e individuale, un approccio lento e responsabile all’incontro con le comunità.
La Gita sostenibile in bus di linea a Sant’Anatolia di Narco è stata una scelta in rottura con l’uso automatico della mobilità privata e ha restituito la bellezza delle scelte semplici: laboratori creativi con l’uso di colori naturali al Museo della Canapa e teatro dei burattini per i più piccoli. A Campi di Norcia, con “Stelle, suoni e racconti tra le lacrime di San Lorenzo”, sotto un cielo limpido abbiamo unito convivialità, astronomia e spiritualità, ricordando che dopo il terremoto la ricostruzione più grande è quella delle comunità.
Il secondo fine settimana è iniziato sull’Altopiano di Mucciafora (22 agosto). Un sentiero ad anello di 7 km è stato percorso con il botanico Vikram Iozzo per riscoprire la ricchezza dell’ambiente naturale e delle piante spontanee, fondamentali per la vita della comunità locale. L’evento è proseguito con una degustazione di prodotti tipici (lenticchie e farro) e una visita guidata all’antico “castello” di Mucciafora. Questa giornata ha confermato come il turismo escursionistico e culturale possa essere un motore per la rigenerazione economica e per contrastare lo spopolamento, immaginando nuovi usi per i campi e i pascoli in un’ottica di rispetto e riscoperta dell’identità montana.
Sabato 23 agosto è stata la volta di Ruscio, frazione di Monteleone di Spoleto, dove l’Associazione Pro Ruscio APS ha mostrato il suo modello originale di fare comunità, fondato su comitati locali tematici (Campetto, Parco, Cultura, ecc.). Questo metodo coinvolge, responsabilizza e mira al futuro, con la creazione di un gruppo di ragazzi e ragazze per il ricambio generazionale. La passeggiata “Ti racconto Ruscio” ha toccato i luoghi simbolo del paese, arricchita da iniziative come “Ruscio in versi”, itinerario poetico che rende la memoria azione e la poesia comunità. L’esperienza di Ruscio è un esempio di attivismo civico che genera solidarietà, coesione e cura, e tiene vivo il legame delle nuove generazioni con i luoghi delle proprie famiglie.
La chiusura del Festival (24 agosto) si è svolta a Ceselli (frazione di Scheggino), una comunità desiderosa di essere protagonista e pronta ad accogliere i pellegrini della Via di Francesco e del Cammino di Santa Chiara e Santa Rita. È stato un momento di scambio di esperienze e idee, suggellato dalla bellissima musica del quartetto Hanami.
Questa tappa ha confermato che territori come Ceselli, Ruscio, Mucciafora, Sant’Anatolia di Narco e Campi non sono margini da sacrificare, ma centri vitali di creatività, cura e futuro. Qui il turismo responsabile non è solo un tema, ma un’esperienza concreta: di solidarietà, di coesione, di appartenenza.
Un ringraziamento va a chi ha reso possibile questa edizione: il Comune di Spoleto e l’assessore Giovanni Angelini Paroli, il Comune di Monteleone di Spoleto e la vicesindaca Federica Agabiti, il Comune di Sant’Anatolia di Narco, il Comune di Scheggino con il sindaco Fabio Dottori e l’assessora Stefania Mercantini, la direttrice Glenda Giampaoli e lo staff del Museo della Canapa, l’Associazione Pro Ruscio APS, l’associazione turistica Pro Loco di Mucciafora e la segretaria Silvia Bartocci, Cittadinanzattiva, l’Associazione Il Filo Rosso, l’ASD Amatori Podistica Terni, il quartetto Hanami, Fonte Antica Agriturismo, Busitalia Trasporti, le associazioni locali e la Fondazione Perugia per il sostegno.
Alla conclusione della nostra tappa, ciò che resta è la consapevolezza e la certezza che i luoghi vivono grazie a chi li abita e li custodisce, e che insieme possiamo continuare a camminare verso un futuro più giusto e condiviso.
Andrea Trevisi
Terre di Pietra e Acqua
Coordinamento Tappa
IT.A.CÀ Valnerina e Valle Spoletana
Sito web







Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Fornisci il tuo contributo!