Fattoria KOINÈ: legami che danno vita ai territori | Intervista a Emma Panini

Cari esploratori e care esploratrici, da diciassette anni IT.A.CÀ Festival del Turismo Responsabile promuove relazioni autentiche tra locals e turisti, cuore di ogni nostro progetto. Lavoriamo per diffondere i valori del Turismo Responsabile coinvolgendo viaggiatori, aziende, istituzioni e operatori turistici. La nostra Rete Nazionale, sempre più viva e connessa, vi ringrazia per far parte di questo viaggio verso un turismo attento all’ambiente e alle comunità locali.

Per celebrare il valore dei legami – che arricchiscono il nostro percorso umano e spirituale – oggi vi portiamo alla scoperta di una realtà che parteciperà alla Tappa Valle Panaro:  Spilamberto, Guiglia e Savignano s/p, (23 – 24 | 29 – 30 – 31 Agosto | 6 – 7 Settembre 2025).

Vista dall’alto della Fattoria, il Borgo cà Basinelli e il podere

Ci troviamo nelle suggestive e sfaccettate Terre di Castelli di Modena , più precisamente nelle campagne di Guiglia, e con noi abbiamo Emma Panini, imprenditrice e titolare della Fattoria Koinè.

Emma Panini della Fattoria Koinè – Ritratto by Francesca Poggioli

Ciao Emma. È un piacere conoscerti! Raccontaci un po’ di te e del tuo percorso creativo.

Ciao! Il mio percorso nasce nell’arte e si fonde con il business. Dopo il liceo artistico a Bologna e l’Accademia di Belle Arti di Venezia, mi sono trasferita in Olanda dove mi sono laureata in Design alla WDKA di Rotterdam. Ho lavorato ad Amsterdam in progetti tra arte urbana, sostenibilità e comunità.

Nel 2017 sono tornata in Italia per proseguire il lavoro iniziato dai miei genitori con la compagnia teatrale Koinè, trasformando la Fattoria Koinè in uno spazio di cultura, natura e relazioni. Oggi ne curo la direzione artistica, gli eventi e insegno danza aerea, intrecciando creatività, corpo e territorio.

Evento aziendale in fattoria in collaborazione con Garum – cucina indipendente, fotografia di Francesca Poggioli

Com’è nata la Fattoria Koinè?

La Fattoria Koinè è prima di tutto un luogo di famiglia. Ma è anche – e soprattutto – un luogo di storie: quelle che abbiamo ereditato, quelle che viviamo ogni giorno, e quelle che costruiamo insieme a chi attraversa questo sito. Il nome “Koinè”, dal greco “mescolanza”, racconta il nostro desiderio di unire persone, linguaggi e forme espressive. 

Nasce dal progetto visionario di Silvio Panini, fondatore della compagnia teatrale Koinè, e continua a crescere grazie alla progettazione e alla cura di Rosamaria, mia madre, mia e di Gregorio, mio fratello. Sorge in un borgo storico tra i colli modenesi, circondata da quattro ettari di natura. Un tempo stalla e fienile, oggi è uno spazio rigenerato che accoglie eventi, laboratori ed esperienze in cui natura, arte e comunità si incontrano. 

Ritratto Rosamaria, Emma e Gregorio by DoppiaEmme Portraits, scattato durante la festa dell’artigianato in maggio 2025

“Fare è il nostro modo di stare insieme”. Questo punto della vostra filosofia è perfettamente in linea con la mission del nostro festival: collaborare e fare rete per creare legami e costruire nuove strade. Che tipologia di attività e opportunità offrite?

Alla Fattoria Koinè “fare” significa creare legami: ogni attività nasce per connettere le persone alla natura, a sé stesse e agli altri. Non siamo un agriturismo, ma uno spazio di relazione, cultura e accoglienza. Offriamo eventi su misura, retreat, laboratori, spettacoli e percorsi esperienziali, sempre in sinergia con realtà locali.

Collaboriamo con artisti, artigiani e formatori per proporre esperienze uniche: dalla distillazione collettiva al teatro sensoriale, dalla danza aerea ai campi estivi per bambini. Per noi, fare rete è una pratica concreta: ogni progetto nasce da un incontro e cresce nel tempo.

Centro estivo Come un Girasole in Fattoria Koinè

Vi trovate a pochi passi dal Parco Regionale dei Sassi di Roccamalatina, uno dei fiori all’occhiello dell’Appennino Modenese, e di turisti ne vedrete sicuramente tanti durante l’arco dell’anno. Com’è la situazione in questa area di appennino?   

Ci troviamo a pochi minuti dal Parco dei Sassi di Roccamalatina, in un’area ricchissima di natura, storia e percorsi poco battuti. Il problema non è la mancanza di contenuti, ma la difficoltà nel comunicarli: eventi e iniziative ci sono, ma faticano a farsi trovare. Con Té a cà tò  (Come a casa tua), progetto nato con altre 11 realtà, abbiamo provato a creare una rete e raccontare l’Appennino “da dentro”.

In Fattoria lavoriamo con piccoli gruppi e collaboriamo con le realtà locali per offrire esperienze autentiche. Servirebbe però una comunicazione più coordinata, pensata non per attrarre masse, ma viaggiatori consapevoli.

Scopri Te A Cà Tò, un progetto corale volto alla promozione di un turismo sostenibile ed esperienziale nell’area che va da Marano sul Panaro a Rosola di Zocca.

Cosa pensi del tema nazionale di questa XV edizione “CUSTODIRE IL FUTURO: dalle scelte di oggi, il volto del domani”?

Quando penso al futuro, non lo vedo più come qualcosa di astratto: lo sento come una responsabilità quotidiana. Alla Fattoria Koinè rispondiamo a questa chiamata ogni giorno, intrecciando educazione, creatività, relazione, ascolto del corpo e della natura. Crediamo che prendersi cura del mondo parta dal prendersi cura di sé e dei luoghi che abitiamo. 

Custodire il futuro significa anche scegliere di restare nei territori marginali per renderli vivi, abitabili, generativi. 

Non per sfruttarli, ma per creare comunità, bellezza e consapevolezza. Significa restituire valore ai saperi manuali, promuovere rispetto per ogni forma di vita, vivere con lentezza e pensiero. La comunità non è il contesto. È il fine. E custodire il futuro è, prima di tutto, un atto d’amore collettivo.

Sala open space al primo piano della fattoria, l’ex fienile

Cosa ci aspetta Domenica 7 settembre nel Comune di Guiglia?

Alla Fattoria Koinè proponiamo “Profumo di Collina” un’esperienza olfattiva e sensoriale immersa nella natura. Cammineremo insieme nel giardino e nei prati che circondano la Fattoria, tra erbe spontanee e officinali, fiori e piante, coltivati senza uso di sostanze chimiche. Ci rilasseremo ascoltando un racconto sull’olio di lavanda che produciamo nel nostro lavandeto, e, alla fine ogni partecipante se ne andrà, portando con sé il proprio “profumo di collina”.

Segui la Fattoria Koinè sui social: INSTAGRAM  e FACEBOOK

Ringraziamo Emma per aver condiviso con noi la sua esperienza e i progetti che intrecciano comunità e territorio. Ancora un grazie speciale a voi lettori e lettrici, che continuate a viaggiare con noi alla scoperta di un’Italia più consapevole e connessa.  

Alla prossima avventura!

Blog IT.A.CÀ
Aurora E. Ferrari
Tappa Spilamberto –Valle Panaro
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