Cultura e turismo sostenibile per l’identità di Bologna Città Metropolitana

Quale relazione tra cultura e sviluppo turistico nella Città Metropolitana di Bologna? Cultura e turismo rappresentano due campi da cui partire per realizzare progettualità complementari capaci di creare una “identità diffusa” su tutto il territorio metropolitano. Bologna Città Metropolitana è infatti un progetto tutto da costruire, in primis nella percezione di residenti e visitatori. É possibile – e come – operare scelte di politica culturale pensate come progetti che intrecciano amministrazioni, cittadini, istituzioni e associazioni di più comuni e che siano in grado di fare percepire il valore di unità territoriali più vaste e diffuse, senza penalizzare il rapporto con ciò che è più prossimo? É possibile operare scelte di politica turistica che si pongano, anch’esse, in una logica metropolitana più vasta del singolo comune e che pongano al centro un concetto allargato di trasversalità, sostenibilità e di inclusione per valorizzare l’identità del territorio da parte di chi vi risiede e dei visitatori? Ci sono elementi distintivi rispetto ad altri territori?

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Questa  tematica è stata affrontata all’interno della giornata “Quale città con te” (17 dicembre 2016) nata dal percorso di “Una città con te”, un progetto che mira all’individuazione di nuove modalità e nuovi strumenti per fare politica volti al miglioramento della città di Bologna in termini di inclusione ed innovazione, promosso Matteo Lepore, Assessore all’Economia e Promozione della città, Immaginazione civica, Sport e Patrimonio del Comune di Bologna, insieme a molti cittadini della Città Metropolitana che vogliono contribuire alla progettualità del territorio lavorando in modo comunitario.

A introdurre la giornata sono stati Matteo Lepore (Assessore all’Economia e Promozione della città, Immaginazione civica, Sport e Patrimonio del Comune di Bologna), Davide Agazzi (Innovare x Includere, Milano) e Ilda Curti (Coordinatrice nazionale rete città Interculturali del Consiglio d’Europa e Presidentessa dell’associazione IUR Innovazione Urbana e Rigenerazione). La tematica emersa dai tre interventi è stata la necessità di trovare nuove forme di confronto e nuovi strumenti politici in grado di gestire la complessità del territorio, di includere nei processi decisionali i gruppi sociali che solitamente non vi prendono parte, nonché di valorizzare le competenze e le capacità di rispondere alle problematiche sociali da parte degli attori territoriali. In altre parole, come sottolineato da Matteo Lepore, è necessario trovare nuove forme di partecipazione politica ed un nuovo linguaggio affinché i diversi attori sul territorio possano entrare nell’ottica di co-progettazione delle politiche territoriali in ambito sociale e culturale:

«i nuovi modelli di progettazione culturale e turistica (…) pensano il territorio non solo in termini di spazio fisico-naturale o di patrimonio storico-architettonico, ma come insieme di relazioni, di competenze e di risorse da mettere in rete. Bisogna sostenere queste reti come sta facendo ad esempio il festival IT.A.CÁ che promuove progetti di turismo sostenibile, volti a valorizzare il territorio senza privarlo della sua l’autenticità, che ne è l’attrattiva principale sia per turisti che per i futuri nuovi residenti.» ( cit. redazione “Una città per te”, unacittaconte.org/dai-tavoli-discussione-del-festival)

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La conversazione tematica relativa alla relazione tra cultura e turismo, introdotta e moderata da Pierluigi Musarò (Professore di Sociologia dei processi culturali e comunicativi dell’Università di Bologna e co-direttore del festival IT.A.CÁ) e da Elena di Gioia (curatrice artistica e direttrice artistica del Festival Focus Jelinek) è partita proprio da queste riflessioni. In generale, è emerso lo stretto legame esistente tra progettazione culturale e attrattività del territorio, inteso non solo in termini di marketing turistico tradizionale ma anche e soprattutto in termini di persone che lo vivono e che lo attraversano. Anche la nuova legge regionale relativa alle politiche di sostegno alla valorizzazione e promo-commercializzazione turistica dell’Emilia-Romagna, sostituendo le provincie ed i club di prodotto con le destinazioni turistiche, sembra andare in questa direzione. Tra le altre cose, fa riferimento alle esperienze, oltre i luoghi.

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Il fil rouge che ha unito tutti gli interventi effettuati durante la conversazione è stato il concetto di territorio, che non è stato descritto solo in termini di spazio fisico-naturale o di patrimonio storico-architettonico, ma come insieme di relazioni, di competenze e di risorse di cui la Città Metropolitana è ricca. Seguendo questa prospettiva, ci si è concentrati sull’importanza di mettere in rete e di valorizzare questa ricchezza, come sta facendo, ad esempio, il festival IT.A.CÁ, che da qualche anno promuove la collaborazione tra gli attori del territorio per sviluppare percorsi o progetti di turismo sostenibile. Dall’intervento di Marco Tamarri (Coordinatore di 10 Comuni dell’Appennino bolognese) è emerso che gli attori locali ed il GAL stanno cercando, grazie anche al ruolo di BolognaWelcome, di sviluppare delle proposte di turismo sostenibile sull’Appennino (ad es: cicloturismo, turismo a piedi, turismo di comunità – Geopark, Officina 15).

Anche Dede Auregli (Museo della civiltà contadina di San Marino a Bentivoglio) sottolinea come, per promuovere la cultura in termini di valorizzazione delle risorse locali sia necessario che la Città Metropolitana deleghi la cultura, in modo tale da superare la frammentazione territoriale. A questo proposito, Isabella Angiuli (Consigliere Comunale di Bologna) ha riportato l’esperienza del forum del CNA che si è focalizzato sulla discussione concreta sul ruolo della cultura a livello metropolitano e gli obiettivi istituzionali in questo senso, mentre Benedetta Rossi (Assessore alla cultura di Pianoro), ha sollevato il problema della mancanza di spazi per il confronto relativo alla co-costruzione di politiche culturali e di progettazione turistica, ricordando che i turisti, in primo luogo, vogliono vivere il territorio in maniera autentica.

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Sono poi intervenuti alcuni operatori strategici per il turismo sostenibile e per la cultura all’interno della Città Metropolitana di Bologna come, ad esempio, Pietro Floridia (Cantieri Meticci), che ha evidenziato l’importanza di concepire il luogo come “teatro” al fine di comprenderlo spazialmente e socialmente e poterlo valorizzare in un’ottica turistica, Marta Giacomoni (La Girobussola), la quale ha sottolineato l’importanza di integrare le strategie di sviluppo turistico con delle azioni concrete atte all’inclusione delle persone disabili.

Sulla questione dell’accessibilità è intervenuto anche Fabio Fornasari (Museo Tolomeo), che ha ricordato la necessità di valorizzare le diverse identità e risorse di Bologna e di sviluppare una serie di servizi per le persone disabili, a partire da un potenziale info point presso la stazione di Bologna. Ulteriori suggerimenti sono arrivati da Federico Fasol (Dynamo), il quale ha fatto emergere l’esigenza di migliorare le strutture e le infrastrutture legate al cicloturismo all’interno del territorio della Città Metropolitana, per fornire ai turisti l’opportunità di intraprendere degli itinerari di turismo sostenibile in bicicletta anche al di fuori dalla zona urbana e da Gabriele Bernardi (Associazione Vitruvio), che ha evidenziato le problematiche relative alla fruibilità di alcune risorse del territorio (ad es.: vie dell’acqua, teatro comunale, torre dell’orologio etc.), nonché la questione dei T-days.

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Per riassumere, quindi, gli interventi hanno contribuito ad una ri-concettualizzazione del legame tra cultura e turismo in un’ottica di co-progettazione territoriale, ricordando l’importanza di valorizzare le risorse e le competenze locali e di sviluppare le prossime linee strategiche attorno ai concetti di sostenibilità ed inclusione. A partire da queste riflessioni, alcuni soggetti hanno proposto degli interventi concreti da attuare sul territorio della Città Metropolitana (infrastrutture per il cicloturismo, servizi per persone disabili, accessibilità e fruibilità degli spazi etc.). La conversazione tematica ha quindi risposto in modo positivo e pro-positivo alle proposte lanciate dall’Assessore Lepore all’inizio della giornata del festival “Quale città con te”, includendo all’interno del dibattito e della discussione attori di diverso tipo (non solo istituzioni, ma anche imprese e associazioni) che sono da considerare essenziali per promuovere uno sviluppo turistico e culturale più inclusivo e sostenibile all’interno della Città Metropolitana.

Blog di IT.A.CÁ
Melissa Moralli

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