Cari e care viaggiatori e viaggiatrici in occasione della tappa Brescia e le sue Valli (25 – 29 settembre) abbiamo intervistato Giulia Turrini della cooperativa di comunità La Gerla, che da anni promuove pratiche di turismo comunitario e sostenibile sul territorio bresciano. Con lei abbiamo parlato di accoglienza, relazioni e del valore di costruire esperienze che mettano al centro le comunità locali.
Bentrovata Giulia! Partirei dall’inizio: come e perché è nata la cooperativa di comunità La Gerla?
La cooperativa La Gerla nasce a settembre 2024 grazie all’idea e allo sforzo di dieci donne, per lo più mamme, originarie o residenti a Pertica Alta. Pertica Alta è un piccolo comune del Bresciano composto da sei frazioni, piuttosto lontane dai centri urbani in cui si concentrano i servizi per la popolazione. La cooperativa nasce proprio con l’intenzione di migliorare i servizi per i cittadini e, allo stesso tempo, rendere più fruibile il soggiorno dei turisti in questi paesi che hanno sempre avuto una vocazione turistica.
Gli obiettivi fin dall’inizio sono stati quelli di gestire i due negozi di alimentari già presenti, in precedenza affidati a una cooperativa esterna. Dal marzo 2025 La Gerla gestisce direttamente la bottega di Livemmo e quella di Belprato.
Inoltre ci occupiamo della mensa scolastica per i bambini dell’infanzia e della primaria e della consegna dei pasti a domicilio per gli anziani, un servizio richiesto dal Comune di Pertica Alta ma attuato concretamente dalla nostra cooperativa.
Offriamo anche supporto agli anziani per pratiche informatiche e burocratiche, diventate spesso un ostacolo a causa della difficoltà nell’uso dei mezzi tecnologici. Infine, in collaborazione con il GAR Garda ValleSabbia, nell’ambito del progetto PNRR, ci è stato affidato l’Infopoint di Pertica Alta, nato grazie ai fondi PNRR: un ufficio che informa cittadini e turisti sulle attrazioni del territorio, sugli eventi e sulle iniziative di promozione locale.

Cooperativa di Comunità La Gerla
La Gerla è una cooperativa di comunità: cosa significa per voi fare comunità in Valle Sabbia?
Per noi significa creare una rete di comunicazione e sostegno, sentirsi parte di un gruppo e sapere di non essere soli. Il gruppo è sempre più forte dell’individuo, e questo rafforza il senso di appartenenza.
Oltre alla promozione turistica, gestite due botteghe di prossimità: che ruolo hanno per voi e per gli abitanti del territorio?
Hanno un ruolo fondamentale, soprattutto come luoghi di socializzazione. In particolare d’inverno, quando ci sono meno persone sul territorio, diventano spazi di incontro e di relazione.
Riteniamo che il valore principale delle botteghe non sia solo la vendita di prodotti, ma il fatto di essere luoghi di condivisione e aggregazione, tanto più importanti in un territorio in cui mancano occasioni di incontro. La bottega di Livemmo si trova nella piazzetta centrale, mentre quella di Belprato è accanto al punto di incontro del paese: entrambe collocate in luoghi che favoriscono la socialità e lo scambio.

La bottega di Livemmo
Quali sono i progetti attuali e quelli che avete in programma per il futuro della cooperativa?
Al momento non abbiamo in programma grandi nuovi progetti, ma puntiamo a migliorare ciò che abbiamo appena avviato.
Stiamo lavorando molto sull’offerta delle botteghe, non solo in termini di prodotti, ma anche come spazi di socializzazione. A livello turistico, vorremmo rendere il servizio più innovativo.
All’interno della cooperativa stiamo portando avanti un forte lavoro di sensibilizzazione sull’importanza della nostra presenza nel territorio. In un anno siamo passati da 10 a 40 soci, tutti residenti o frequentatori di Pertica Alta: un segnale positivo che dimostra come la comunità stia riconoscendo il valore del nostro impegno.
In questi mesi stiamo dando particolare importanza all’Infopoint, che, oltre al turismo, supporta i cittadini, soprattutto gli anziani, nella gestione delle pratiche informatiche.

Aperitivo alla bottega di Livemmo
Come siete venute a conoscenza del festival? Che attività proporrete quest’anno?
Abbiamo conosciuto IT.A.CÀ grazie a Confcooperative, che ci ha contattate direttamente facendoci presente l’esistenza del progetto. Abbiamo accettato subito la proposta, perché per noi significa far conoscere il nostro territorio anche oltre i confini in cui ci muoviamo abitualmente.
Per il Festival proponiamo una visita guidata a Velprato, il Paese dipinto, una delle sei frazioni del Comune di Pertica Alta. Qui da alcuni anni l’associazione Anima della Pertica porta avanti un progetto che ha trasformato il borgo in un vero e proprio museo a cielo aperto: ogni anno, nella settimana di Ferragosto, i muri delle case vengono decorati con dipinti permanenti che restano sulle facciate e possono essere ammirati in qualunque momento, senza prenotazione. La nostra proposta è quella di scoprire i segreti di questo progetto attraverso una visita guidata speciale, condotta direttamente dal suo ideatore, Marino Gabusi.

Evento all’Infopoint gestito dalla Cooperativa di Comunità la Gerla
L’esperienza di La Gerla raccontata da Giulia Turrini ci restituisce l’immagine di una cooperativa che nasce dai bisogni concreti di un territorio e dalla voglia di trasformarli in risorse condivise. Un progetto che mette al centro le persone, i servizi di prossimità e la valorizzazione turistica, contribuendo a rafforzare il senso di comunità in Valle Sabbia.
Questa stessa visione verrà portata anche durante la Tappa Bresciana di IT.A.CÀ, come diceva Giulia, con un appuntamento speciale dedicato a Belprato, il “paese dipinto”.
Sabato 27 settembre, infatti, sarà possibile partecipare a una visita guidata gratuita per scoprire i segreti di questo borgo trasformato in un museo a cielo aperto, grazie ai murales che ogni anno arricchiscono le facciate delle case. Un’occasione per vivere da vicino il lavoro di valorizzazione culturale e comunitaria che La Gerla sostiene, e per immergersi nello spirito del festival, che invita a conoscere i territori con sguardo lento e responsabile.
La partecipazione è gratuita ma con posti limitati, ed è richiesta l’iscrizione tramite form online. A fine visita, chi lo desidera potrà anche fermarsi per una degustazione di prodotti locali, per completare l’esperienza con un assaggio dei sapori del territorio.
Blog IT.A.CÀ
Sara Stellacci
Comunicazione IT.A.CÀ Festival
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