Cari e care viaggiatori e viaggiatrici, tra i tanti appuntamenti del weekend del Festival non potete perdervi la nuova Tappa lombarda nel Parco Regionale del Monte Barro [27 – 28 settembre 2025]. L’occasione sarà speciale: la storica Sagra di San Michele, manifestazione profondamente radicata nella comunità, entra ufficialmente a far parte del circuito del festival, arricchendosi di nuovi contenuti legati alla sostenibilità e all’esperienza diretta del territorio.
Abbiamo raccolto le voci del Sindaco di Galbiate, Piergiovanni Montanelli, e del Presidente del Parco Monte Barro, Davide Facondini, per capire meglio come istituzioni e comunità stiano lavorando insieme per valorizzare il patrimonio naturale, culturale e umano di quest’area.

Chiesa incompiuta di San Michele, simbolo della frazione di Galbiate dove si tiene la Sagra
La visione del Sindaco di Galbiate, Piergiovanni Montanelli
Buongiorno Sindaco, partiamo da lei: ci racconta il suo percorso e come il suo mandato contribuisce a valorizzare il territorio e le iniziative turistiche di Galbiate?
In estrema sintesi il mio percorso nasce dalla passione per il nostro territorio e le persone che lo abitano, ben consapevole che abbiamo la fortuna di vivere in una terra molto bella dal punto di vista paesaggistico, naturalistico e con delle radici storiche, artistiche e culturali antichissime come testimoniano i nostri parchi archeologici e i nostri musei. Naturale quindi la scelta di valorizzare questa bellezza favorendo l’insediamento di strutture ricettive di piccole dimensioni e proponendo vacanze di tipo esperienziale legate in particolare alle attività outdoor.
Fondamentale anche la collaborazione con le amministrazioni vicine come il protocollo siglato con il capoluogo di provincia Leccotourism, i gemellaggi con cittadine straniere La Londes-les-Maures (F) e Walluf (D) con cui abbiamo avviato il percorso di condivisione.
In questi giorni inoltre il nostro Comune sta partecipando al Festival d’Orléans con una imbarcazione storica che sulla vela riporta il nostro logo. Questo solo per darvi la cifra delle ultime iniziative che vedono Galbiate protagonista nel mondo nel difendere luoghi, natura, sapori e saperi della nostra tradizione.

Sindaco di Galbiate Piergiovanni Montanelli
Quest’anno la Sagra di San Michele entra ufficialmente nel circuito IT.A.CÀ. Perché avete scelto di far parte del festival del turismo responsabile?
Abbiamo scelto di aderire al progetto IT.A.CÀ perché il target di turismo che vogliamo intercettare è proprio quel turismo esperienziale e responsabile che vuole essere ospite di un territorio e partecipe della sua vivacità sociale; non un anonimo consumatore di spazi e di tempo.
La Sagra di San Michele ha una lunga storia, interrotta e poi rinata nel 2009 grazie al Parco. Che significato ha oggi per la comunità locale questo appuntamento?
La Sagra di S. Michele ha radici molto antiche. Oggi costituisce per i nostri abitanti ed il circondario una tappa della tradizione che vuole rievocare antiche memorie ed usanze che accompagnando i ritmi della natura ci portano a salutare il periodo estivo introducendoci piacevolmente all’autunno con i suoi accesi colori ed all’amicizia e convivialità delle nostre case tipiche dell’inverno.

Sagra di San Michele 2023
Negli ultimi anni Galbiate ha visto una crescita delle presenze turistiche, soprattutto famiglie e visitatori stranieri. Che tipo di turismo volete promuovere attraverso iniziative come questa?
Il turismo che vogliamo promuovere con iniziative tipo questa è un turismo alternativo, che non cerca location altisonanti ma piuttosto il sapore di piccoli borghi, dove le persone si salutano sui sentieri e per le strade, dove un’agricoltura eroica riesce ad esprimere una filiera agroalimentare di alta qualità (olio, vino, birra, formaggi, conserve, salumi, verdure) e dove si trova ancora il tempo per soffermarci in uno dei tanti punti panoramici a contemplare i nostri laghi, i nostri monti ed un cielo azzurro intenso. Un turismo a portata di tutti insomma, che può restituire benessere e “vibrazioni positive”, dove si possono praticare molteplici discipline sportive, stare in compagnia ed allegria durante le tante manifestazioni che si svolgono durante tutto l’anno. Provare per credere.
Il racconto di Davide Facondini, Presidente del Parco Monte Barro
Spesso si parla di sostenibilità in modo astratto. Quali esempi pratici, durante la Sagra, permetteranno ai visitatori di capire come piccoli gesti quotidiani possano davvero fare la differenza?
Durante la Sagra di San Michele la sostenibilità non resterà un concetto astratto, ma sarà resa concreta attraverso esperienze semplici e vicine alla vita di tutti i giorni.
Con Silea, ad esempio, i visitatori potranno sperimentare nei laboratori come oggetti destinati al cestino possano avere nuova vita, riscoprendo il valore del riuso. ADOC Lecco proporrà uno Swap Party dedicato all’abbigliamento, mostrando come scambiare vestiti invece di acquistarne di nuovi possa ridurre sprechi e consumi. Plastic Free e Vibes S.s.d porteranno esempi concreti di azioni quotidiane per diminuire l’impatto delle plastiche, raccontando e praticando attività di pulizia di corsi d’acqua e spazi naturali. Legambiente ed Eliante – che insieme a me hanno curato l’organizzazione di questa edizione – offriranno laboratori e momenti di confronto sulle buone pratiche che ognuno può adottare nella vita di tutti i giorni.
Anche l’aperitivo sarà occasione per riflettere: piatti preparati con prodotti locali, senza carne, per dimostrare come anche le scelte alimentari quotidiane possano diventare un gesto di attenzione verso l’ambiente.
In questo modo i visitatori potranno toccare con mano che la sostenibilità non è un’idea lontana, ma un insieme di piccoli gesti quotidiani capaci di fare davvero la differenza.

Presidente del parco Monte Barro Davide Facondini
In che modo la collaborazione tra Comune, Parco e operatori locali (ostello, B&B, locande) rafforza la proposta di un turismo esperienziale e sostenibile?
Il luogo in cui viviamo è di una bellezza unica e già con l’istituzione del Parco Regionale del Monte Barro le comunità locali hanno scelto di salvaguardarlo. Si tratta di un ambiente che, per la sua conformazione, non si presta a un turismo di massa: la sua vera ricchezza sta nell’essere vissuto con rispetto, attraverso esperienze autentiche e a misura d’uomo.
Per questo la collaborazione tra Comune, Parco e operatori locali – dall’ostello ai B&B, fino alle locande – diventa fondamentale. Solo facendo sistema possiamo proporre un modello di accoglienza che non si limita all’ospitalità, ma accompagna il visitatore in un percorso fatto di natura, cultura, tradizioni e prodotti locali.
È così che la nostra offerta si trasforma in un turismo esperienziale e sostenibile, capace non solo di attrarre visitatori, ma anche di rafforzare l’identità e la coesione della comunità.

Dipinto della chiesa di San Michele di Antonio Monteverdi
Dalle parole del Sindaco Piergiovanni Montanelli e del Presidente del Parco Davide Facondini, che ringraziamo molto per la disponibilità, emerge con chiarezza una visione condivisa: il Monte Barro non è solo un luogo da visitare, ma uno spazio da vivere con rispetto, attraverso esperienze autentiche, capaci di intrecciare natura, cultura e comunità. La Sagra di San Michele, inserita per la prima volta nel cartellone di IT.A.CÀ, diventa così un momento simbolico di apertura e partecipazione, dove tradizione e innovazione si incontrano all’insegna del turismo responsabile.
Vi invitiamo a prendere parte agli eventi in programma questo weekend: sarà l’occasione per scoprire le bellezze del Monte Barro, riflettere su pratiche sostenibili e condividere momenti di convivialità in un paesaggio unico.
Blog IT.A.CÀ
Sara Stellacci
Comunicazione IT.A.CÀ Festival
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