Una storia di agricoltura biologica e inclusione: così nasce e cresce Dulcamara, cooperativa agricola fondata nel 1984 sulle colline di Ozzano dell’Emilia, nel cuore del Parco dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell’Abbadessa.
Da sempre impegnata nella sostenibilità e nell’accoglienza, oggi è un luogo dove agricoltura, ospitalità, ristorazione vegetale ed educazione ambientale si intrecciano in una visione comune: vivere e far vivere relazioni nuove, oltre i confini di specie.
Abbiamo intervistato Alice Galli di Dulcamara per farci raccontare la filosofia e i progetti di questa realtà, che il 13 settembre ospiterà una giornata speciale della Tappa IT.A.CÀ Bologna.

Parco Regionale dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell’Abbadessa
Bentrovata Alice! Manca poco ormai all’attesissimo evento della Tappa IT.A.CÀ. Bologna del 13 settembre. Per chi ancora non vi conosce: cos’è Dulcamara e qual è la vostra filosofia?
Dulcamara è una realtà complessa e sfaccettata, che ha saputo evolversi nel corso degli anni, dalla sua fondazione nel 1984 ad oggi, ma che ha anche conservato alcuni caposaldi già presenti al momento della sua nascita.
La definizione ufficiale di Cooperativa Agricola ci va spesso “stretta”, perché è solo una parte, anche se molto importante, di quello che siamo e facciamo oggi.
Le attività che svolgiamo sono tante ma i principi alla base sono gli stessi: inclusività, cooperazione, antispecismo, cura della natura.

Alice di Dulcamara
Come nasce la cooperativa agricola e quali sono oggi le vostre principali attività?
La cooperativa agricola Dulcamara nasce nel 1984 e da allora gestisce il podere Foiano che si trova nel territorio del Parco dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell’Abbadessa, sulle colline alle spalle del Comune di Ozzano dell’Emilia.
I soci fondatori della Cooperativa, tutti ragazz* giovani, avevano il sogno di lavorare con la terra, senza sfruttarla ma anzi, prendendosene cura.
Per questo, fin dalla sua fondazione, viene praticata l’agricoltura biologica non intensiva, con un’attenzione particolare alla sostenibilità e alla cura del suolo e della biodiversità.
Con gli anni si sono aggiunte altre attività a quella prettamente agricola, come il ristorante, il B&B e l’educazione didattica.
Dulcamara nasce come realtà vegetariana e il ristorante ha da sempre escluso dal suo menù carne e pesce. Dal 2020 circa, i soci hanno deciso di non utilizzare più nessun prodotto di origine animale e siamo diventati un ristorante, e una realtà, 100% vegetale.

Il cibo di Dulcamara 100% vegetale
Anche per quanto riguarda l’ospitalità, cerchiamo di orientarci su scelte etiche ed ecologiche, aiutandoci con l’impianto solare termico e i pannelli fotovoltaici.
I progetti didattici rivolti alle scuole cercano di far vivere ai più piccol* il contatto con l’orto, gli animali e le piante che ci circondano tramite esperienze sensoriali, emotive e manuali a stretto contatto con la natura, nel massimo rispetto di tutte le forme di vita che la abitano.
Al momento vivono a Dulcamara diversi animali, arrivati qui nel corso degli anni, chi per cessione volontaria da parte di proprietari che non potevano più prendersene cura, chi in seguito a sequestri per incuria e maltrattamento, chi salvato dall’orribile vita che viene riservata agli animali considerati “da reddito”.
Qui trovano un rifugio sicuro, accudimento e rispetto fino alla fine naturale della loro vita.
Ci impegniamo quotidianamente per garantirgli spazi e cibo di qualità, cure veterinarie e una vita più possibile serena ed adeguata alle loro necessità.
Sono liberi da sfruttamenti sia fisici che alimentari: non si riproducono e di conseguenza non producono latte e non utilizziamo le uova.
In che modo la vostra esperienza coniuga agricoltura, educazione ambientale e cura degli animali?
Crediamo che vivere in modo più equo e rispettoso di tutte le forme viventi sia possibile e cerchiamo di trasmetterlo. Le parole non bastano, è importante dimostrarlo.
Mostrare la vita che c’è nell’orto e le verdure che crescono bene anche senza utilizzo di sostanze chimiche.
Far conoscere gli animali che vivono qui, raccontare le loro storie, presentarli come individui con una propria personalità, con le proprie esigenze che sono sì quelle di specie ma anche specifiche e differenti per ognuno di loro crediamo possa essere importante per scardinare il pensiero comunque che vede gli animali come oggetti da utilizzare (come cibo o come svago) per soddisfare il nostro gusto e divertimento.

I prodotti biologici dell’orto di Dulcamara
Il 13 settembre ospiterete una delle giornate del festival IT.A.CÀ: cosa vi ha spinto a partecipare?
Abbiamo conosciuto il festival grazie ad Alessandra, una collega che collabora da tempo con la realizzazione della Tappa di Bologna. Ci è da subito sembrata un’iniziativa molto in linea con il tipo di ospitalità che offriamo: invitano a scoprire i luoghi in maniera responsabile e inclusiva per promuovere un’idea di turismo più etico e rispettoso dell’ambiente e di chi ci vive.
Quali sono i momenti salienti della giornata che vi stanno più a cuore?
A questa domanda rispondo senza neanche pensarci: tutti i momenti di accudimento e condivisione con gli animali.
E’ faticoso lavorare all’aperto con mosche e zanzare in estate e freddo e fango in inverno ma farlo con loro e per loro, da tutta un’altra spinta!

Alcuni degli animali di Dulcamara
Il Parco dei Gessi è un luogo speciale e fragile: che rapporto avete con questo territorio e quali messaggi sperate di trasmettere a chi verrà?
È una grande fortuna trovarsi all’interno del territorio del Parco dei Gessi, in una zona protetta che racchiude grande biodiversità non solo animale e vegetale ma anche paesaggistica e geologica. È un territorio in buona parte antropizzato ma che in molte aree più nascoste conserva ancora una natura quasi intatta. Nel territorio del Parco dei Gessi non ci sono le cime spettacolari dell’alta montagna o una vegetazione maestosa o le viste magiche sul mare.
Gli scorci panoramici, le grotte (numerosissime), lo “sbrilluccichio” degli affioramenti gessosi, le tracce dei tanti animali che lo popolano vanno cercate percorrendo la rete dei sentieri che lo attraversano. I Parchi sono territori di condivisione e come tali vanno rispettati per permettere a tutt* di viverli al massimo della loro naturalezza e al Parco stesso di sopravvivere. Non vediamo l’ora di farvi conoscere la nostra realtà, le storie che custodiamo… e soprattutto i nostri animali (che, spoiler, sono dei veri personaggi!). Vi aspettiamo!

Alcuni degli animali di Dulcamara
Sabato 13 settembre 2025 (qui il programma dell’evento) sarà l’occasione per scoprire non solo i paesaggi unici del Parco dei Gessi, ma anche la comunità che anima Dulcamara: un luogo dove agricoltura, cura degli animali e pratiche quotidiane di rispetto e condivisione diventano esperienza concreta. Tra trekking, pranzo vegano, visita agli animali liberati e musica folk sudamericana, la giornata sarà un invito a riscoprire la bellezza della convivenza e della cura interspecie. Un appuntamento da non perdere per chi crede che il turismo responsabile inizi dal modo in cui scegliamo di vivere i territori e le relazioni che li abitano.
Un ringraziamento speciale ad Alice Galli di Dulcamara per la disponibilità e per aver condiviso con noi la visione e i valori di questa realtà unica.
Blog IT.A.CÀ
Sara Stellacci
Comunicazione IT.A.CÀ Festival
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