ValdiFiastra e Monti Azzurri | La tappa che apre IT.A.CÀ 2025

Cari amici e amiche di IT.A.CÀ, il nostro viaggio per l’edizione 2025 del Festival del Turismo Responsabile sta per cominciare, e non potevamo che partire da un luogo dove natura, memoria e comunità si intrecciano in maniera profonda e autentica.

Ad aprire la 17ª edizione sarà infatti una nuova tappa, tutta da scoprire: ValdiFiastra e Monti Azzurri, in programma dal 20 al 22 giugno. Un territorio piccolo ma ricchissimo, incastonato tra la Riserva Naturale dell’Abbazia di Fiastra, il Parco Archeologico di Urbs Salvia e gli orizzonti poetici dei Monti Azzurri tanto amati da Leopardi.

Per raccontarvi l’ispirazione e la visione dietro questa nuova avventura, abbiamo intervistato Enrico Cherchi e Giovanni Giacchi, tra i promotori della tappa.

Scopriamo insieme cosa significa “Custodire il Futuro” tra tramonti, ciclabili, racconti intorno al fuoco e accoglienza sostenibile.

Enrico Cherchi

Ben trovati Enrico e Giovanni, vi diamo il benvenuto a IT.A.CÀ. Come nasce l’idea di portare una tappa di IT.A.CÀ proprio in questo territorio, tra la Val di Fiastra e i Monti Azzurri? 

A dire il vero ci siamo stupiti nel constatare che in 16 anni nessuno avesse pensato prima, di portare una tappa del Festival del Turismo Responsabile in un territorio molto piccolo che comprende la Riserva Naturale dell’Abbazia di Fiastra, uno dei maggiori esempi in Italia di turismo ecosostenibile ante litteram, il parco archeologico dell’antica città romana di Urbs Salvia e sullo sfondo i Monti Azzurri di Leopardi. Un territorio fatto di piccoli paesi che hanno tutti un borgo medioevale abitato, dove ancora sopravvivono le tradizioni di una economia agricola di una volta, tramandate con cura passione e sacrificio nonostante le ferite del terremoto del 2016.

Questi territori sono straordinari ma rischiano di perdere le proprie identità culturali, gli elementi distintivi che disegnano il paesaggio, serve cura continua degli elementi del passato perché il sedimento del tempo è fattore di estrema unicità, dar valore a questi elementi chiave vuol dire anche ricominciare a farli riaffacciare nel mondo del turismo, renderli fruibili e accoglienti è fondamentale. Siamo sicuri che i valori ed il messaggio di IT.A.CÀ troveranno qui un terreno fertile.

Giovanni Giacchi

“Custodire il Futuro” è il tema nazionale di questa edizione 2025 del festival. In che modo la Tappa ValdiFiastra e Monti Azzurri interpreta e declina questo tema nel suo programma e nelle sue attività?

Abbiamo deciso di sottolineare che per custodire il futuro non si possa prescindere dalla cura ed il rispetto dei 4 elementi naturali. La nostra valle è orgogliosa della sua aria pulita, della sua agricoltura biologica che rispetta la terra, del suo fiume Fiastrella fonte di irrigazione e frescura, e sarà, speriamo, anche orgogliosa degli incontri attorno al fuoco che faremo al tramonto durante la tappa del Festival.

Incontri, dibattiti attività che avranno lo scopo di evidenziare e promuovere i buoni comportamenti del turismo responsabile, rispettosi dell’ambiente e dell’uomo, a discapito di quelli dannosi da evitare se vogliamo veramente Ben Custodire il Futuro.

Il vostro programma si svolge intorno all’orario del tramonto, un momento simbolico e carico di suggestione. Come nasce questa scelta e che tipo di esperienza desiderate offrire ai partecipanti, anche attraverso le aree di sosta tematiche lungo la ciclovia?

L’idea nasce dalla voglia di trovare qualcosa di caratteristico per dare un’identità alla nostra Tappa che possa colpire la curiosità del pubblico. Perché non partire dal tramonto, un momento speciale della giornata soprattutto tra i monti Azzurri. Il tramonto d’estate ben si lega al messaggio di IT.A.CÀ Festival, la luce del sole ci saluta con discrezione filtrata dai Monti, e induce alla quiete, alla riflessione. Lo scenario è perfetto per assaporare un Vino Cotto e fare quattro chiacchiere al tepore di un focolare.

Lungo la nuova via ciclopedonale del Fiastrella che sarà inaugurata domenica 22 giugno abbiamo quindi deciso di far preparare quattro aree sosta ristoro ognuna dedicata ad un elemento naturale con cibo e bevande tipiche di uno dei quattro paesi coinvolti. Il tramonto è il momento di calma per eccellenza e il fuoco è elemento primordiale. Nel passato le serate si svolgevano abitualmente attorno al fuoco, le storie venivano raccontate attorno ad esso. Tanti maestri del cinema si sono ispirati a questo elemento, ad esempio Tonino Guerra che con la potenza del fuoco della stufa ha lasciato un ricordo indelebile a Santarcangelo e Pennabilli.

Ciclovia della Fiastrella

Il festival mette in dialogo passato, presente e futuro. Quali tradizioni o saperi locali avete scelto di valorizzare e perché?

Il Marchigiano è noto per la sua parsimonia e anche del passato qui non si butta via niente. Le tradizioni vanno tramandate e valorizzate. Una per tutte è quella del Vino Cotto di Loro Piceno uno dei paesi coinvolti nell’organizzazione della nostra tappa. Il vino cotto si ottiene dalla bollitura del mosto d’uva, una pratica millenaria, già nota a Plinio il Vecchio. Permetteva la conservazione del vino che altrimenti sarebbe andato a male.

Grazie alle generazioni precedenti che hanno sempre tramandato e valorizzato questa tradizione oggi il Vino Cotto rappresenta un’eccellenza del territorio, volano per la sparuta economia agricola e gradita attrazione per il turista.

Tramonti della Valdifiastra

Si parla spesso di “turismo sostenibile”, ma voi aggiungete anche la dimensione della “accoglienza sostenibile”. Che tipo di modello turistico vorreste vedere applicato in questi territori fragili ma ricchi di storia e valore umano?

Grazie per aver sottolineato il termine accoglienza sostenibile, infatti più che di Turismo ci piace parlare di accoglienza anche per una questione di umiltà. Questo territorio vuole aprirsi alle varie opportunità offerte dal turismo sostenibile anche perché per altre tipologie di turismo non sarebbe competitivo. Accogliere è anche credere e dar valore a ciò che si è oltre a ciò che si ha. Elemento fondamentale per l’accoglienza è lo spirito di condivisione che tra l’altro hanno ben recepito i proprietari dei terreni lungo la ciclabile del Fiastrella, che hanno donato spontaneamente i propri appezzamenti per la realizzazione della stessa.

La ricostruzione post sisma ha reso possibile la creazione di alberghi diffusi pressoché invisibili che non hanno per nulla deturpato le caratteristiche paesaggistiche dei nostri borghi. Si tratta di abitazioni del centro storico perfettamente restaurate, molto accoglienti ideali per ospitare i viaggiatori cittadini che pur amando i nostri paesaggi rurali preferiscono alloggiare al centro (storico!) piuttosto che in campagna dove è molto ampia l’offerta degli Agriturismi.

Ripe San Ginesio

La tappa ValdiFiastra e Monti Azzurri ci ricorda che custodire il futuro significa anche fermarsi ad ascoltare, condividere, accogliere e valorizzare ciò che ci rende unici. Attraverso cammini al tramonto, aree tematiche ispirate ai quattro elementi e storie attorno al fuoco, questa nuova tappa inaugura l’edizione 2025 con un messaggio chiaro e potente: un altro turismo è possibile, e parte proprio da qui.

Vi aspettiamo dal 20 al 22 giugno per vivere insieme l’inizio di questo nuovo cammino responsabile. 
QUI il link per consultare il programma della Tappa.

Un sentito grazie a Enrico Cherchi e Giovanni Giacchi per averci raccontato con passione la nascita e lo spirito di questa tappa speciale.

Blog IT.A.CÀ
Sara Stellacci
Comunicazione Festival IT.A.CÀ 
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