Alessandro Bergonzoni dedica al festival IT.A.CÀ “Ode al terzo polmone”

Cari amici viaggiatori e care amiche viaggiatrici, il post di oggi è dedicato all’artista, attore e drammaturgo bolognese Alessandro Bergonzoni, che ci ha emozionato con queste parole “ODE AL TERZO POLMONE” dedicate alla 13a edizione del nostro festival prendendo ispirazione dal tema nazionale Diritto di Respirare.

Qui di seguito troverete il testo originale per lasciarsi trasportare alla lettura di questa “Ode al terzo polmone”.

“Lungo o corto alito divento” di Alessandro Bergonzoni

La paura fa spirare il sopravvento e noi spiriamo sotto. Ho avuto una soffiata da questo tempo eolico in preda allo spavento. Quanto fa quasi per un soffio un soffio? Un soffio, al cuore per farlo ripartire. Respirare (il) male respirare (il) bene. Si tratta di respiro dal naso, dalla bocca o dai pori? Di bombole che lo danno ossigenando o di bombe che lo tolgono di laniando? Si tratta di versare, versare in ottime o pessime condizioni. Comprese quelle della terra con i suoi polmoni verdi gravemente polverizzati in attesa del respiro di grande Sollievo. Non si tratta solo di inspirare ed espirare a fondo ma anche di espirare e poi subito essere ispirati. L’arte cerca Ispirazione e Viceversa, il profano invoca il sacro, nell’urlo di Klimt, nel bacio di Munch, nella bellezza che toglie il fiato, le vie respiratorie non sembrano così infinite come quelle del Signore.

Il soffio creante sul fango di un Dio che mette al mondo. Siamo sott’acqua con le nostre bolle d’aria, apnee notturne subliminali diverse dalle apnee dei subsahariani e altri migranti che svaniscono intonando loro atroci soffocanti. E non c’è bacio che tenga nella respirazione bocca a bocca da resurrezione, non c’è afflato per non annegare in quell’ansimare, che chiedeva il salvataggio, e continua a pregare rianimazione, rivelazione, meditazione. Perché ci sono paure che tolgono il respiro e salvezza che lo danno. Come la pena di morte che racconta la pena che continua a fare. Come certe forze, dell’ordine o corpi, di polizia che con le ginocchia sul diaframma e sul collo di un inerme lo tolgono, il benedetto respiro. Così come si sono le miriadi di respiri carcerati che passano liberi attraverso le sbarre. Esistono macchine che lo aiutano, il respiro, con la sua ossigenazione artificiale, meccanica polmonare (come quando del corona virus se ne andrà il virus e resterà solo la corona, di un nuovo respiro Re Spiro).

E il respiro non si vede se non grazie al freddo. Non si vede se non sul vetro: ad appannaggio dei miei occhiali sia il tuo primo alito, anche se affannoso ma vitale. E io ti guardo farlo, fino all’ultimo esalare, accompagnandoti nel “contrappasso”, strumento musicale d’amore che lascia senza i fiati. Per non perdere l’abitudine, per non farne consuetudine e non darlo per scontato, quell’uno due, uno due, uno due, sangue aria, sangue aria, avanti e indietro secolare. Fatalmente perenne solo per invidia dell’infinito respiro universale, che è il più ampio respiro, adesso affannato, accelerato come il battito dell’anima mundi. Battiti: lotta o ticchettii? Quando lo devo interrompere se devo, se voglio, se posso? Dove sta accanimento e i suoi dubbi perplessi nelle fasi finali di un’esistenza malata che vola via, atavica e innata? Chi lo decide, chi agisce? Con o per co-scienza? Chissà. Chi sa parli ora o taccia per sempre?

Siamo passati al setaccio: se taccio acconsento, se taccio permetto, se taccio connivo. Comunque si pensi e decida, per favore prima di staccare la spina annusare la rosa. E se riesci fa come il vento: spira ma non morire. Soffia ma non spegnerti. Ci sia amore per tutti i risvegli e le loro storie perché la tristezza non è ancora infinita. Io alito di vento. Intanto tu candela.

Il testo è stato letto durante la diretta del webinar di apertura di questa 13a edizione (27 aprile 2021) che potete rivedere qua di seguito se ve lo siete perso:

Buon cammino come sempre e seguiteci per tutte le novità di questa grande edizione 2021 🙂

Blog IT.A.CÀ
Sonia Bregoli
Responsabile Comunicazione IT.A.CÀ

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