Green economy, turismo e formazione | Intervista a Morena Sartori di fondazione Fitstic

Carissime viaggiatrici e viaggiatori è in arrivo l’evento legato alla Green Economy  di questa 12 edizione di IT.A.CÀ on-line: giovedì 25 giugno dalle h9.30 (in streaming sul Fb IT.A.CÀ) ci aspetta una mattinata di formazione interamente dedicata al turismo responsabile e all’economia Green.

Infatti indagheremo questi temi insieme agli studenti della Fondazione Fitstic e in collaborazione con Happy Minds Agency,  attraverso una lezione su turismo e sostenibilità e l’intervento dei referenti di quattro realtà impegnate ad applicare, nel territorio regionale e nazionale, i principi di economia circolare al business e al turismo. Un incontro tra futuri professionisti e viaggiatori, comunicatori e aziende coinvolte nella filiera turistica. 

Dai server, su cui poggiano app, siti di destinazioni, operatori, hotel e di tutto il mondo turistico, che hanno un enorme impatto ambientale, alla realtà virtuale e aumentata, che oggi ci permette di fruire dei contenuti senza stamparli, ma anche immergendoci nell’esperienza virtuale, che prepara al viaggio reale.

Morena Sartori

Per arrivare al mondo del fashion e della moda che oggi consente a un turista sostenibile di scegliere un abbigliamento green ma allo stesso tempo confortevole e trendy, sino a destinazioni come la Romagna, che della riscoperta della proprio terra fatta non solo di mare, ma anche di borghi, passeggiate, degustazioni e molto altro, ha fatto la propria cifra stilistica per rilanciarsi come destinazione multiexperience.

Per capire meglio come nasce questa collaborazione, oggi intervistiamo Morena Sartori, Direttrice della Fondazione FITSTIC.

Che cosa è Fitstic?

Fitstic è l’acronimo di Fondazione Istituto Tecnico Superiore Tecnologie e Industrie Creative. Siamo una realtà formativa relativamente nuova (2010) che si inserisce nel segmento della formazione terziaria professionalizzante, ovvero una formazione post diploma alternativa ai percorsi universitari, che mira a formare figure professionali con competenze specifiche per i settori produttivi trainanti dell’economia italiana.

Sono 106 in Italia le Fondazioni ITS, come la nostra, che formano tecnici specializzati per ICT, Made in Italy, Energie rinnovabili, Turismo, Logistica e mobilità delle merci, Biomedicale, Meccanica e meccatronica. Noi ci collochiamo nell’area dell’ICT, ovvero Information Communication Technology, e formiamo profili professionali che si occupano di programmazione software, internet of things, digital communication, realtà aumentata e virtuale. La componente ‘creativa’ che pervade tutte le professioni affini a quest’area, si esplicita anche nel settore della moda, dove le nuove tecnologie incontrano il made in Italy. 

Quali sono i punti comuni tra un festival del turismo responsabile e la formazione di future/i professioniste/i?

Innanzitutto ci tengo a ringraziare gli organizzatori del festival e in particolare Happy Minds, che è azienda socia della Fondazione, per aver ideato questo speciale format per i nostri studenti, grazie al quale potranno conoscere da vicino quelle realtà aziendali che, insieme all’impegno per un’economia della sostenibilità e del rispetto ambientale, evidenzieranno le forti implicazioni in termini di competenze che i profili per i quali si stanno formando, hanno e servono per aiutare le aziende a crescere economicamente e accrescere il capitale umano. Sono queste ‘visioni di futuro’ che aiutano i nostri studenti a proiettarsi nel mondo del lavoro, immaginando oggi i mestieri del domani.

In che cosa consiste l’interesse della fondazione verso le tematiche dell’economia circolare e della green economy?

Dallo scorso anno la nostra progettazione didattica pone una grandissima attenzione alle tematiche dell’economia circolare, in linea con gli obiettivi strategici della nostra Regione. Per poter partecipare responsabilmente alle trasformazioni economiche e sociali imposte dalla nuova prospettiva di sostenibilità, occorre portare questa visione nei contesti formativi, facendo in modo di rendere i giovani consapevoli e responsabili di questo processo che possono facilitare, a partire dalle loro stesse azioni. Ma il valore aggiunto di una formazione superiore su queste tematiche urgenti sta anche e soprattutto nella caratterizzazione della didattica con focus specifici sul tema, allo scopo di fornire le competenze necessarie per un inserimento lavorativo qualificato delle persone, che permetterà alle singole imprese e al sistema economico e produttivo regionale di concorrere agli obiettivi di sviluppo sostenibile.

Quanto e perché secondo lei è importante coniugare la didattica con esperienze dirette e testimonianze attive di imprenditrici e imprenditori per i ragazzi?

La peculiarità dei nostri percorsi è proprio nella presenza attiva e capillare delle aziende, che partecipano alla formazione contribuendo in vario modo alla crescita umana e professionale dei nostri studenti. Sono le aziende il nostro radar sull’evoluzione dei fabbisogni lavorativi, in un settore, quale quello dell’ICT, in cui al rapido sviluppo delle soluzioni tecnologiche corrisponde un altrettanto rapido adeguamento delle competenze e dei profili professionali in una logica quanto mai attuale di lifelong learning. 

 Sono queste le occasioni di incontro e scambio di esperienza che ci piace privilegiare, perché costituiscono una reale opportunità di favorire l’incontro fra i nostri profili e le aziende. 

Un’ultima domanda. Il tema del Festival 2020 è la Bio-diversità. Quanto crede sia importante creare ecosistemi didattici inclusivi ed eterogenei oggi? Ovvero quanto è importante il rapporto con la diversità nei percorsi formativi delle giovani menti?

La formazione inclusiva è soprattutto educazione all’inclusività, che coinvolge tanto i giovani studenti quanto i docenti, per attivare pratiche virtuose di partecipazione e collaborazione, nella salvaguardia delle caratteristiche individuali di tutti. I nostri gruppi classe rispecchiano la complessità della società in cui viviamo, più articolata che in passato. Pertanto, il nostro principale obiettivo è favorire la partecipazione piena di ogni studente alla vita formativa, creando un ambiente di lavoro che sia un’opportunità di crescita e sviluppo personale e professionale uguale per tutti, a prescindere da origine etnica, cultura di appartenenza, genere, linguaggio.

Vi aspettiamo in diretta streaming giovedì 25 giugno sulla nostra pagina Fb o canale YouTube per seguire questo percorso formativo sulla Green Economy. In un momento così particolare legato alla crisi economica post Covid19 è importante aprire nuove strategie più attente alla sostenibilità e al nostro ambiente.

Qui per consultare il programma del festival, buon viaggio!

Blog IT.A.CÀ
Cecilia Pedroni 
Happy Minds Agency

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