Geocachingitalia.it: gioca e vinci l’esperienza dei luoghi | Intervista a Vittorio Ramponi

Cari lettori e care lettrici il geocaching è un gioco, “un’avventura del quotidiano” in cui si va alla ricerca di tesori nascosti nelle città e nella natura; è un modo divertente per conoscere intimamente un luogo con le sue particolarità, le sue storie e i suoi aneddoti. Scopriamo insieme come funziona quest’innovativa caccia al tesoro.

Oggi per la nostra rubrica In viaggio verso IT.A.CÁ siamo in compagnia di Vittorio Ramponi, membro fondatore di geocachingitalia.it.

Come è nato geocachingitalia.it?

Il geocaching è l’evoluzione tecnologica della caccia al tesoro. Nasce negli Stati Uniti nel 2000 e vanta una diffusione internazionale con circa 6 milioni di iscritti al portale www.geocaching.com in oltre 180 Paesi nel mondo.

Possiamo dire che  il progetto geocachingitalia.it è letteralmente nato per gioco: come tutti gli appassionati abbiamo cominciato a cercare geocache dapprima sotto casa e in seguito abbiamo creato i nostri itinerari scoprendo aspetti dei territori meno conosciuti. Da questa esperienza è nata l’idea di promuovere un modo nuovo e divertente di esplorare una città o un’area naturale ideando itinerari da seguire in modo interattivo, proponendo deviazioni e condividendo la propria esperienza con milioni di appassionati nel mondo.

Siamo partiti da un sito internet e poi abbiamo ottenuto il riconoscimento ufficiale della società americana che gestisce il database mondiale delle geocache. Ora realizziamo progetti di marketing territoriale innovativi. Il gruppo è costituito da me, Stefano, Gabriele e Giorgia ed è aperto alle più varie collaborazioni.

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Come si gioca e chi sono i geocacher?

L’avventura parte dal web, da cui si recuperano le coordinate e le informazioni dei luoghi da esplorare, continua sul luogo, in cui si va materialmente alla ricerca della geocache (un contenitore che racchiude un registro visite) e torna sul web, in cui si condivide il racconto della propria esperienza di ricerca. Lo scopo è quindi trovare il contenitore e firmare il registro visite che vi è racchiuso lasciando così una traccia materiale del proprio passaggio per condividere l’emozione della scoperta sul web. L’iscrizione è gratuita e per giocare basta un GPS escursionistico o un normale smartphone con App dedicata.

La comunità dei geocacher è eterogenea: giovani, adulti, gruppi di amici e famiglie. È un pubblico curioso, amante dell’avventura all’aria aperta e della tecnologia, che utilizza attivamente i social media, ma soprattutto che vive il territorio in modo autentico. Si va dagli 8 agli 88 anni e il 60% ha un’età compresa tra i 25 e i 45 anni; il livello di scolarizzazione è medio-alto.

Il geocaching in Italia: ci racconti come si è sviluppato?

In Italia il gioco si è sviluppato inizialmente nelle località più turistiche e ora è diffuso in modo capillare con circa 25.000 geocache nascoste. Un numero molto basso rispetto a quello degli altri Paesi vicini come Germania 360.000 e Francia 210.000. C’è quindi ampio spazio di diffusione, soprattutto se si paragonano i risultati europei e si considera il potenziale del patrimonio culturale italiano. Nel 2016 in Italia sono stati attivi più di 51.000 geocacher di cui il 74% stranieri. Può essere uno strumento di marketing territoriale innovativo e capace di catalizzare anche un pubblico straniero.

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Il ruolo del geocaching nella promozione dei territori e nella valorizzazione del patrimonio culturale

Geocaching.it promuove una forma di turismo nuova e allo stesso tempo antica; infatti, i geocacher vivono il territorio in modo autentico, esplorando i luoghi e scoprendone gli aspetti peculiari, spesso al di fuori delle mete classiche. Sebbene non esistano premi, amo dire che si “vince” l’esperienza di un luogo: è un’occasione di turismo esperienziale, tesa alla valorizzazione di un patrimonio culturale e naturale, che può soddisfare la voglia di avventura e scoperta aggiungendo quel sano senso ludico, che non è evasione o fuga nell’esotico, ma semplicemente l’esperienza di luoghi inaspettati.

Nel 2016, per esempio, abbiamo realizzato il GeoTrail Frignano, un progetto premiato da IBC Emilia Romagna: nel comune di Pavullo, nel Frignano, abbiamo pubblicato 21 geocache, mettendo in rete emergenze storiche, ambientali, artistiche e paesaggistiche, in cui il visitatore può muoversi lungo un percorso turistico che lo porta alla scoperta di biodiversità, pievi medioevali, artisti locali, tradizioni gastronomiche e sport. Un altro punto di forza del geocaching è che può integrare altre attività turistiche come il cicloturismo, l’ecoturismo, il turismo culturale, rurale ed enogastronomico.

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Geocachingitalia.it a IT.A.CÁ: che connessione trovi?

 Il geocaching promuove un turismo di nicchia che non fa grandi numeri, ma che porta a una conoscenza profonda del territorio; favorisce l’interazione tra il turista e la comunità ospitante locale attraverso lo storytelling e la condivisione dell’esperienza di viaggio. Ci siamo avvicinati a IT.A.CÁ perché riconosciamo una comunione di interessi e di obiettivi per la promozione di un turismo responsabile. Geocachingitalia.it vuole promuovere un turismo internazionale e contemporaneamente una pratica che inviti la cittadinanza a riscoprire il territorio in cui vive.

Auguriamo a tutti una buona caccia!

Rubrica “In viaggio verso IT.A.CÀ”
Irene Aprile 
Servizio Civile COSPE Onlus

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