Storia di Bologna: storia dell’eccelenza dell’Istituto Cavazza

Cari Amici di IT.A.CÁ, oggi nel nostro Blog vi vogliamo raccontare la storia di un’eccellenza bolognese che è parte integrante della città: si tratta dell’Istituto Cavazza, che ha contribuito in modo inestimabile all’organizzazione dell’VIII edizione del nostro festival con tanti eventi a cui siamo sicuri non mancherete. Vi lasciamo al racconto di Lucilla Boschi Content curator & Intermedia specialist dell’Istituto e Curator at Museo Tolomeo che si trova all’interno di quest’antico edificio.

Guida audiotattile di bologna_itaca

Tra le mura dell’Istituto “Francesco Cavazza” si cela una storia che intreccia le proprie radici in maniera indissolubile con quella della Città di Bologna.
Tra fine Ottocento e inizio Novecento, Francesco Cavazza costituisce un salotto culturale che ridarà vita alle arti in città, con il sostegno di Alfonso Rubbiani: da una parte attraverso il restauro di importanti monumenti, dall’altra con la creazione dell’Aemilia Ars e del Comitato per Bologna Storica e Artistica.

Museo Tolomeo_itaca

Anni prima, un Francesco Cavazza ancora ventenne si unisce ad altri giovani per iniziare l’avventura all’epoca definita “impresa bella”: fornire ai ciechi accoglienza per “educarli” e “istruirli”. 

Comincia così la storia che porterà all’attuale Istituto, in cui fin dalle origini la volontà è stata di rendere autonomi e liberi i ciechi attraverso gli strumenti della cultura e della conoscenza: dal primo pianoforte acquistato per 40 lire nel 1881, alla scelta di insegnanti con rare doti di sperimentazione nell’approccio al Braille, per proseguire negli anni nell’assistenza agli studenti prove nienti da tutta Italia, fino ad arrivare allo sviluppo di macchine dette “display braille”, per l’accesso ai testi digitali.

Una storia che continua ancora oggi, confermando l’Istituto Cavazza all’avanguardia nella ricerca e nello sviluppo per l’integrazione scolastica e lavorativa dei ciechi. Presso l’Istituto sono presenti anche due luoghi espositivi: il Museo Tattile Anteros, che espone una collezione di traduzioni tridimensionali in bassorilievo di celebri dipinti compresi tra Medioevo ed Età moderna, e il Museo Tolomeo, in cui la storia diventa un caso studio sui temi della trasmissione del sapere, dell’innovazione tecnologica, dell’intreccio tra linguaggi.

Inoltre, l’offerta culturale è arricchita dalla rivista semestrale Vedere Oltre, da Telebook che offre ai non vedenti l’accesso a libri digitali da leggere tramite display braille, sintesi vocale o software di ingrandimento dei caretteri, e dalla messa in onda di Radio Oltre. A questo si affianca l’attività di supporto e assistenza nelle difficoltà affrontate nei vari campi da ipovedenti e non vedenti.

03_Museo Anteros
La cultura e la conoscenza sono un diritto di tutti. Nato con questa missione, l’Istituto Cavazza continua a perseguirla con la medesima passione ancora oggi.

Blog IT.A.CÀ
Simona Zedda 
Segreteria IT.A.CÀ
Simona1

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