In viaggio verso IT.A.CÀ con Strategie Integrate

Buon inizio settimana amici di IT.A.CÀ, in questo lunedì chiudiamo la nostra rubrica settimanale…Dopo un lungo viaggio si necessita di un breve periodo di ricognizione! Ma non disperate, torneremo prestissimo a farvi compagnia, con nuove storie da raccontare, nuove interviste e nuovi consigli da darvi da parte di  tutti coloro che con gioia hanno collaborato e collaboreranno con noi nel cammino verso la VI Edizione di  IT.A.CÀ 2014. Oggi siamo in compagnia di Strategie Integrate un network di consulenti in grado di seguire i propri clienti in tutti i campi aziendali compreso quello del turismo. Essi individuiamo e propongono caso per caso, le soluzioni più rispondenti agli obiettivi aziendali e alle esigenze del committente che può essere sia privato che pubblico.

1. Secondo te c’è differenza tra turista e viaggiatore? In che consiste?

Tante sono le definizioni ed è quasi un azzardo essere originali: il turista passa per i luoghi che visita restando immutato e a volte incide su questi ultimi, il viaggiatore, viaggiando, cambia almeno un po’…quanto meno…si arricchisce.

2. Cosa significa, per te, viaggiare responsabile?

Concetto complesso nel quale do per scontato la parte educazione/impatto ambientale: quindi niente carte per terra e se possibile scegliere mezzi poco inquinanti rispetto ad altri e volendo…anche essere più educati e gentili degli stessi indigeni. Ma oltre questo essere viaggiatori responsabili, e mi collego a quanto detto sulla differenza tra viaggiatore e turista, significa tentare di lasciare intatto culturalmente il luogo visitato. Questo implica una consapevolezza di non-superiorità della propria cultura unita alla scelta di viaggiare per mettersi in qualche modo alla prova per le nuove emozioni che un luogo diverso e gente diversa genereranno in noi viaggiatori. Questo vale sia per un viaggio a Matera che per visitare un villaggio cambogiano. I luoghi che visitiamo sono un ecosistema diverso dal nostro e proprio per questo siamo andati sin lì, se no potevamo restare benissimo a casa, vanno rispettati. In ogni caso stiamo viaggiando perché cerchiamo le emozioni che quel territorio con la sua gente e la sua morfologia possono suscitare in noi e dobbiamo cercare di essere ad “impatto zero”.

3. come può il turismo responsabile contribuire allo sviluppo economico e sociale di un territorio? Scegliendo realtà locali per i servizi come la ristorazione e la ricettività che ci dimostrino una maggiore attenzione al loro stesso impatto sul tessuto fisico e culturale del territorio. Anche il grande albergo può fare molto dal punto di vista ambientale e da quello culturale: importando relativamente poco dei nostri standard, meglio ancora reinterpretandoli in chiave locale. Poi…c’è sempre la casa dei pescatori…

4. come dovrebbe essere utilizzata la creatività per promuovere il turismo responsabile in piccole comunità, città o grandi metropoli?

Domanda difficile, dovremmo fare una differenza tra le comunità locali che pure non devono “lasciarsi andare” di fronte al turista e quest’ultimo. Racconto iconografico e testuale delle esperienze, Lo sviluppo dello storutelling induce inevitabilmente ad un consumo turistico più autentico e consapevole che inevitabilmente è quasi sempre più responsabile

5. Daresti un consiglio ai viaggiatori che ci stanno leggendo su come prepararsi al meglio per affrontare il viaggio?

Essere sè stesso, ma essere pronto a conoscere, prepararsi aprirsi, ma anche non programmare tutto se possibile…parola d’ordine: “scioltezza!”. So che non è facile visto che tempi e budget sono sempre limitati, ma fosse anche solo per una mezza giornata andiamo senza programmi a “confonderci” con i luoghi e gli abitanti dei luoghi…solo così ti rinnovi quando torni a casa e torni te stesso in tutto e per tutto

La canzone che hanno scelto come colonna sonora del proprio viaggio “tipico” è Hotel California- The Eagles

la foto si intitola “in viaggio puoi ritrovare te stesso” ed è stata scattata nel marzo 2011 a Sidi Bou Said in Tunisia subito dopo la rivoluzione dei gelsomini

Rubrica In viaggio verso IT.A.CÀ
Angela Pizzi

1 commento

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Fornisci il tuo contributo!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


YODA APS
Via della Salita 31, 40138 – Bologna (BO)
info@gruppoyoda.orgwww.gruppoyoda.org
C.F. 91161380372 – P. IVA 03267091209

Privacy Policy

Cookie Policy

Prodotto originale frutto delle menti felici e creative di Happy Minds Agency