Pronti per partire: alla scoperta delle ferrovie dimenticate d’Italia!

Il treno, con i suoi agi di tempo e i suoi disagi di spazio, rimette addosso la disusata curiosità per i particolari, affina l’attenzione per quel che si ha attorno, per quel che scorre fuori del finestrino. Sugli arei presto s’impara a non guardare, a non ascoltare.
Tiziano Terzani

Un fischio, le porte si chiudono, il viaggio ha inizio!

Eccoci pronti per gustare meravigliosi paesaggi che scorrono davanti al nostro finestrino, comodamente seduti in una antica carrozza old style, come quella del Treno Natura che attraversa sbuffando le Terre di Siena, o quella in legno, bronzo e ottone dell’antica Ferrovia Genova-Casella, che ricorda un mini orient express. Davanti a noi meravigliose pianure coltivate, greggi di pecore con i loro pastori, in alcuni tratti nessuna strada ed automobile, solo prati e boschi, montagne innevate, foreste e vulcani.

Trenino Casella by fabrizio.binello

*Ferrovia Genova Casella, foto di Fabrizio Binello, via flickr

Per provare l’atmosfera di un viaggio in Treno immersi nella natura, tra pesaggi mozzafiato, vi consigliamo di scegliere una delle più suggestive ferrovie d’Italia. ViaggiVerdi ne ha selezionate 7 per voi, dalle Alpi alla Sicilia!

Ma, oltre a questi stupendi percorsi ferroviari, in Italia esistono quasi 6.000 km di ferrovie un tempo percorse da locomotive sbuffanti, e oggi abbandonate.

All’estero sono state quasi sempre trasformate in magnifiche greenways da percorrere a piedi o in bicicletta, mentre in Italia il più delle volte sono rimaste abbandonate a sé stesse e dimenticate. Così più di 6.000 chilometri di binari arrugginiti e invasi dalla vegetazione, attraversano territori meravigliosi del nostro paese, tra antiche stazioni ferroviarie, ponti storici in pietra, caselli e gallerie abbandonate. Un immenso patrimonio architettonico, storico e culturale, che in altri paesi è stato magnificamente recuperato e trasformato di percorsi lenti.

Un esempio? I 32.000 km di greenways degli Stati Uniti, da percorrere a piedi o in bicicletta, a cavallo o sullo skatboard. Nel cuore di New York, ad esempio, i binari abbandonati della storica High Line sono diventati uno stupefacente percorso pedonale verde, sopraelevato sul traffico della città, e animato da spazi pubblici, bar, gelaterie, mostre d’arte ed eventi di ogni tipo.

high line new york city

*High Line a New York, diventata un percorso verde che attraversa
il cuore della grande mela, via thehighline.org

Anche in Italia esistono rari casi di recupero intelligente delle ferrovie dismesse, come la linea Treviso-Ostiglia che è stata recentemente trasformata in uno dei percorsi ciclabili più lungo d’Italia, che offre a tutti la possibilità di pedalare tranquillamente da Treviso al Po.

Ma tanti alti tratti ferroviari sono ancora lì, abbandonati a sè stessi ed invasi dalla vegetazione, che aspettano un progetto di recupero e valorizzazione, che forse non arriverà mai, per ritornare ad essere utilizzati dalla comunità a cui appartengono.

Ferrovie New YorkFerrovie New York

*Vecchio tracciato della High Line a NY, foto di Silvia Ombellini

Anche per questo esiste la Giornata Nazionale delle Ferrovie Dimenticate, organizzata ogni anno dalla Confederazione mobilità dolce (Co.mo.do), insieme ad associazioni ed enti pubblici, per riscoprire e promuovere il recupero delle antiche ferrovie dismesse.

Così, domenica 2 marzo, l’Italia è stata attraversata per un giorno da centinaia di eventi. In Piemonte si è viaggiato lungo i binari dell’antica ferrovia Monchiero-Dogliani a 90 anni dalla sua inaugurazione; in Lombardia si è camminato lungo la Ferrovia Voghera-Varzi; in Veneto si è scoperto in biciletta la Ferrovia abbandonata della Val Brenta; in Toscana si è saliti a bordo del treno a vapore del “Treno Natura di Terre di Siena” in Val d’Orcia, fino alle Saline di Volterra; in Umbria si è visitato il Museo Ferroviario della Spoleto-Norcia; in Lazio si è pedalato lungo la Tratta Capranica – Civitavecchia, lungo la Paliano – Fiuggi e sulla Ferrovia dell’Allume; in Campania si è realizzato il trekking lungo la Salerno – Polla – Pertosaò; in Sardegna invece è partito per la prima volta il famoso Trenino Verde da Mandas al Sarcidano, da dove aveva inizio la linea FCS ora smantellata e in parte recuperata come greenway.

E questi sono solo alcuni dei tantissimi appuntamenti per scoprire l’Italia attraverso i suoi antichi binari.

Il treno la rallenta, tra sbuffi e cigolii. Le porte si aprono, i profumi e i rumori della vecchia stazione ferroviaria ci annunciano l’arrivo.

Buon viaggio e buona fortuna…

Blog IT.A.CÀ
Silvia Ombellini
ViaggiVerdi

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Fornisci il tuo contributo!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


YODA APS
Via della Salita 31, 40138 – Bologna (BO)
info@gruppoyoda.orgwww.gruppoyoda.org
C.F. 91161380372 – P. IVA 03267091209

Privacy Policy

Cookie Policy

Prodotto originale frutto delle menti felici e creative di Happy Minds Agency