Report finale

La IV edizione di IT.A.CÀ. migranti e viaggiatori: festival del turismo responsabile si è svolta a Bologna e dintorni, dal 26 maggio al 3 giugno 2012, in collaborazione con un network di oltre 100 realtà attive sul territorio locale, nazionale ed internazionale. Ad arricchire questa quarta edizione, la nascita di nuove partnership con altri festival affini per tematiche e filosofia: Green Social Festival, Festival Porte Aperte, Terra Equa_Festival del Commercio Equo e dell’Economia Solidale, Slow Food Day_Mercato della Terra. Inoltre, grazie alla collaborazione con Indica, le emissioni di Co2 prodotte dal Festival IT.A.CÁ 2012 sono state neutralizzate grazie all’acquisto di certificati Gold Standard.

IT.A.CÀ migranti e viaggiatori nasce dall’esigenza di promuovere una nuova etica del turismo, che sensibilizzi la forma mentis delle istituzioni come dei viaggiatori, dell’industria turistica come degli operatori impegnati sul campo.

IT.A.CA nasce dall’idea che l’esotismo è dietro l’angolo, che per sentirsi turisti responsabili non serve partecipare a lunghi viaggi organizzati: anche il viaggiatore fai-da-te, che non ama gli itinerari prefissati, può interiorizzare i valori del rispetto e del confronto.

D’altra parte il turismo è quotidiano: esperienza e tensione verso l’altrove, il turismo non si riduce a un periodo preciso di mobilità, né il viaggio finisce nel momento in cui raggiungiamo la meta.

In realtà comincia molto prima e non finisce mai, dato che il nastro dei ricordi continua a scorrerci dentro anche dopo che ci siamo fermati. E’ come vivere in un’immobilità sospesa fra due viaggi, mescolando diversi mondi.

Gli oltre 100 eventi che sono stati realizzati durante le 9 giornate della manifestazione hanno costituito momenti d’incontro e confronto per riflettere in chiave critica sul concetto di viaggio, sulle migrazioni e la cittadinanza globale, sulle disuguaglianze, e sul concetto di sviluppo, sul ruolo dell’educazione, sulla sostenibilità e i modi migliori per comunicarla. I tanti itinerari dentro e fuori mura alla scoperta delle diverse facce del viaggio, della natura e del patrimonio locale, insieme a concorsi internazionali, laboratori didattici e formativi, seminari e convegni, workshop e presentazione di libri, mostre fotografiche e concerti sono scaturiti dalla messa in rete delle diverse realtà che si occupano di viaggi sostenibili e responsabili, e sono stati in grado di coinvolgere attivamente oltre 8000 persone in un’esperienza multisensoriale.

Il festival è stato realizzato da: YODA, COSPE, CESTAS, NEXUS Emilia Romagna.

Con il contributo di: Provincia di Bologna, Coop Adriatica, Coonger, APT Emilia Romagna

Con la compartecipazione di: AITR (Associazione Italiana Turismo Responsabile), GVC, Iscos, Couchsurfing, Manitese, Arcs_Culture solidali, Terradituttifilmfestival, APT Emilia Romagna.

Con il patrocinio di: Regione Emilia Romagna, Comune di Bologna, Università di Bologna, Comune di Zola Predosa, Comune di Casalecchio di Reno

Media partners: ViaemiliaNet, Radio Città del Capo, Radio Città Fujiko, TagBoLab, Socialidarity, Flashvideo, PureTourism, Vivi Sostenibile, Vacanzefaidate.com

Partner Tecnici: Icea, Icea Eco Bio Turismo, Start_Laboratorio di culture creative, Indica, SocialLab, Leggere Strutture, Montangola, NaturaSi, Step4inclusion

Gemellato con: Green Social Festival, Slow Food Bologna, Mercato della Terra Bologna, Festival Porte Aperte, Terra Equa: Festival dell’economia solidale

International Partner: Pentales, New York (USA); Escuela Nacional Arte Visual – Maputo (Mozambico)

In collaborazione con: Compagnia Teatro dell’Argine, Biblioteca Amical Cabral, Polisportiva Giardini Margherita, Biblioteca Vivente-BVBO, Deep, XM 24, Sopra i ponti, Z.I.A, Millenuvole, Burchiarello, Offelleria Sorelle Fosser, Remida_Terre d’Acqua, Professione Colore, Trame Urbane, Biodiversity, SpecialCycle, Propulsione Umana, Ces.Co.Com, Handala Project, Palatifini_Genova, Cineasti Arcobaleno, Gramigna, Il Teatrino degli Illusi.

Gli itinerari sono in collaborazione: Vitruvio Monte, Sole Bike Group / FIAB Bologna Cai Bologna, I.A.T Zola Predosa, Parco dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell’Abbadessa, Fondazione Villa Ghigi/Consulta per l’Escursionismo, Cooperativa Sociale l’Orto, CDLM Bologna, Archivio Storico CGIL Bologna “Paolo Pedrelli”, Azienda la Rovella, Landamed, Le Torri dell’Acqua di Budrio/Amici del consorziale, TrekkingItalia, CurioCityTriddle, Fattoria Didattica Pimpinella, Percorsi di Pace/Casalecchio Insieme, Proloco Casalecchio, Primavera Urbana/Bi-Bo, CAI.

Le scuole secondarie di II grado di Bologna che collaborano con il festival: Liceo Copernico, Istituto Tecnico Commerciale Statale Rosa Luxemburg, Istituto Professionale per i Servizi Commerciali, Turistici e della Pubblicità Aldrovandi Rubbiani

Da segnalare la realizzazione di alcuni eventi che hanno anticipato la realizzazione della manifestazione, tra gli altri: Piazza IT.A.CÀ a Palazzo Gnudi, all’interno del Green Social Festival, che si è svolto a Bologna dal 2 al 5 maggio. In partnership con il Green Social Festival è stata allestita una piazza in un palazzo antico: una piazza che richiama l’idea
del viaggio per antonomasia, quello di Ulisse. IT.A.CÀ è lo spazio
dedicato a discutere di turismo responsabile, a mostrare il mondo rappresentato e fissato da altrettanti viaggiatori responsabili,
che hanno a cuore il destino della terra e della sua fragilità. Per tre pomeriggi, nella Casa del Social, ovvero palazzo Gnudi, si è concretizzata questa isola particolare, visitata
con curiosità. Il 2 maggio dalle 16 alle 18 “In viaggio verso IT.A.CÀ: appunti di turismo responsabile”, una tavola rotonda con Alberti di Cestas, Davolio di AITR, Laurenzi del Cospe, Musarò di Yoda, Sandra Pareschi di Nexus E-R, Prantoni assessore provinciale al turismo. Il 3 maggio sempre dalle 16 alle 18, proiezione del film “Indian Flow” di Giuseppe Petruzzellis (un particolare viaggio in India).
Il 4 maggio, ancora dalle 16 alle 18, “Ostinato e contrario”, incontro con il fotografo “sociale” Giulio Di Meo. L’autore ha mostrato, inoltre, alcuni dei sui lavori: da “Riflessi Cubani”, uno spaccato della vita cubana, a “Tra cielo e terra”, sugli abitanti delle favelas brasiliane di Rio de Janeiro; da “Avenida Dandara”, un’occupazione urbana nella periferia di Belo Horizonte, dove vivono 900 famiglie che rischiano di essere sfrattate a causa della speculazione immobiliaria, a “Slowly”, un lavoro sul popolo saharawi costretto a vivere in campi profughi da 30 anni.

Tra le novità di questa quarta edizione, l’ideazione di quattro fili conduttori: turismo scolastico, political tourism, sostenibilità e marketing territoriale, viaggio migrante.
Lungo il viaggio proposto durante il festival, per esplorare in maniera esperienziale e creativa i diritti e rovesci del viaggio, per orientare meglio i partecipanti all’interno dei molteplici percorsi offerti, il festival ha individuato quattro fili conduttori: turismo scolastico, political tourism, sostenibilità e marketing territoriale, viaggio migrante.

Il “turismo scolastico” è volto a promuovere tra gli studenti di diversi istituti superiori di Bologna e provincia i valori legati al turismo responsabile attraverso percorsi laboratoriali che vedono il coinvolgimento degli stessi studenti, i quali valorizzano le loro esperienze dirette raccontando, attraverso diari, blog, filmati e fotografie, le loro gite scolastiche responsabili o i progetti di gemellaggio che li vedono coinvolti.

Il “turismo politico” – riguarda viaggi di conoscenza o di volontariato (anche detto volontourism) volti a condividere la realtà quotidiana di popolazioni e luoghi che spesso soffrono situazioni di guerra o post-conflitto, piuttosto che di isolamento: Israele e Palestina, Chiapas, ex Jugoslavia, campi profughi Saharawi (Algeria), sono alcune delle mete. Organizzati spesso in collaborazione con Ong che lavorano in loco, questi viaggi rappresentano un’esperienza volta a comprendere l’importanza dei diritti umani e civili, per poi impegnarsi nella loro promozione al ritorno a casa.

Il filone “sostenibilità e marketing territoriale” rispecchia l’obiettivo di incentivare una tipologia di viaggio lenta, dal ritmo umano, diffondendo anche tra i neofiti di questo settore i valori che stanno alla base del turismo responsabile. Oltre ai momenti di riflessione teorica, il festival propone molti itinerari alla scoperta della città e dei dintorni di Bologna: dai parchi naturali alle fattorie didattiche, dalle feste in campagna volte a valorizzare il territorio locale alla presentazione di prodotti e ricette tipiche del territorio. Importanti, inoltre, gli strumenti per le promozioni del prodotto del territorio, attraverso una comunicazione capace di valorizzarne le potenzialità di sviluppo e le caratteristiche socioeconomiche e ambientali e di incentivare l’imprenditorialità locale, nazionale ed estera.

Infine, la tematica del “viaggio migrante”, vuole rispondere a domande del tipo: Ulisse era un turista o un migrante? E che tipo di viaggiatore era Marco Polo o Cristoforo Colombo? Quanti italiani sono sbarcati in America e quanti migranti entrano oggi in Europa con il visto turistico? Quanti migranti sono protagonisti dello sviluppo del turismo responsabile nei loro paesi? Che l’essere umano venga definito turista, vagabondo, pellegrino, esule, nomade, migrante ha poca importanza: si tratta di tipologie diverse accomunate dal viaggio e dalla condizione di risultare straniero. Categorie che condividono la condizione delle vite sospese, dove l’identità è in trasformazione, plasmata dal viaggio: mondi che si incontrano e talvolta si scontrano, nei luoghi di frontiera, quali sono le nostre coste, dove ci si bagna felicemente e al contempo si muore nell’indifferenza generale. Basti pensare alla tragedia della Costa Crociera dovuta all’inchino del capitano Schettino amplificata dagli stessi media che nulla o quasi hanno riportato delle oltre 1.500 vittime morte nel Mediterraneo nel solo 2011.

Il festival ha proposto di focalizzare il viaggiare responsabile come una fenomenologia che va oltre la “somma” di queste pratiche. L’obiettivo della manifestazione è infatti sensibilizzare i cittadini all’idea del viaggio non solo come semplice vacanza, trasgressione, svago, ma come un’esperienza dove si possa trovare la sfida, il rischio, il desiderio di conoscenza e scoperta del mondo vicino e lontano da casa. Perché il viaggio responsabile parte da casa e arriva a casa (“ît a cà?” che in dialetto bolognese significa “sei a casa?”), una qualsiasi casa, una qualsiasi Itaca da raggiungere, dove più che la meta conta il percorso e il modo in cui ci si mette in cammino.

La realizzazione del festival ha rafforzato la rete operativa tra differenti realtà (tour operator, istituzioni, associazioni, Ong) che si occupano di turismo responsabile sul territorio locale, nazionale e internazionale. Le azioni proposte all’interno del progetto hanno visto l’attiva collaborazione di oltre 100 soggetti che sono stati coinvolti fin dalla fase di progettazione. Si è trattato di un intenso lavoro di rete e condivisione di obiettivi e strategie che ha portato all’ampliamento del network con l’aggiunta di nuove realtà che operano sul territorio. Sia il lavoro di progettazione partecipata che la realizzazione del festival ha rappresentato un’occasione di apprendimento e confronto, all’interno del quale i diversi attori coinvolti nelle attività turistiche responsabili come utenti, istituzioni, tour operator, agenzie viaggio, associazioni, cooperative, hanno potuto scambiare le proprie conoscenze, condividere le proprie esperienze e chiarire i propri dubbi, con l’obiettivo di incentivare sempre maggiormente questa tipologia di viaggio, diffondendo anche tra i “neofiti” di questo settore i valori che stanno alla base del turismo responsabile.

Scarica report 2012 > Festival 2012
Rassegna stampa ITACA 2012
Report_IT.ACA2012

RIASSUNTO DELLE PARTECIPAZIONI AL FESTIVAL

SABATO 26 MAGGIO – P.zza Re Enzo

5000 persone

Apertivo AppOrto di Trame Urbane (Ex mercato ortofrutticolo Xm24)

150 persone

Cinema all’aperto – P.zza San Francesco

300 persone

Convegno “Verso la carta europea del turismo sostenibile e responsabile” (Facoltà di Scienze Politiche)

60 persone

Aperitivo “Mostra Appunti di viaggio” presso DEEP (via Mazzini)

100 persone

Palestinexspress: racconti, immagini, musica e sapori a sostegno degli olivicoltori palestinesi (Scuola di musica popolare Ivan Illich)

250 persone

Il viaggio come mestiere (Evento Web)

18 persone

Premiazione Itaca_Contest 2012 (Biblioteca Amical Cabral)

150 persone

GIOVEDI 31 MAGGIO Nei panni di… contaminazioni tra Italia e Mozambico (Montagnola)

500 persone

VENERDI 1 GIUGNO Convegno “Il racconto turistico [come] può essere sostenibile?” (Palazzo D’Accursio)

80 persone

VENERDI 1 GIUGNO Concerto Etnia SuperSantos (Teatrino degli Illusi)

200 persone

ASSEMBLEA SOCI AITR (Albergo il Pallone)

50 persone

SABATO 2 GIUNGNO Evento presso Centro Interculturale Zonarelli (San Donato)

400 persone

DOMENICA 3 GIUGNO – Cortile del Pozzo

1000 persone

Itinerari

400 persone

Laboratori

40 persone

Mostra: Perdersi a… esplorazioni urbane a fumetti (Palazzo d’Accursio)

300 persone

Mostra: Espera – sul popolo Saharawi (Casalecchio di Reno – Casa delle Culture)

150 persone

TOTALE

9148 persone

COMUNICAZIONE DELL’ EVENTO

Il concept e la grafica relativa al festival – flyer, locandine, presentazione mostra Itaca-Contest – è stata affidato a VicoloPagliaCorta. Un duo con base a Bologna che lavora da ottobre 2008 a un’idea comune di recupero. autoproduce bijoux realizzati a partire da materiali in disuso: vecchi mattoncini lego e tasti di computer dismessi, soprattutto mac. Cura ogni fase dei progetti autonomamente: produzione, packaging, esposizione, comunicazione, promozione, distribuzione. Realizza lavori di grafica e comunicazione.
Sono stati prodotti:

  1. 5000 flyer
  2. 500 locandine
  3. 2 totem (1m x 2m) di presentazione del festival
  4. 500 flyer Itaca_Contest

 

 


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